Arctic Parka Save The Duck
ARCTIC PARKA SAVE THE DUCK
SUA MAESTA’ INVERNALE
Lo propongono come capo “urban”, ma è ottimo anche tra i monti a -9°
Come ultima “prova su strada” invernale, mi sono tenuto il nuovissimo Arctic Parka di Save the Duck, il primo Arctic Parka al mondo con l’interno in Plumtech.
Lo propongono per i globtrotter urbani, ma ho voluto testarlo con la neve e le temperature molto basse della Alta Val Badia.
E come tanti capi Save the Duck, una volta indossato supera le aspettative. Tranne forse i tasconi laterali…
PRIMA IMPRESSIONE
PRIMA IMPRESSIONE
MI E' PIACIUTO
– MOLTA SOSTANZA: lo definiscono un capo “URBAN”, ma è ottimo anche in condizioni climatiche più estreme
– TRASPIRABILITA’: nelle mie prove è risultato eccellente con maglietta e pile
– UN “NON LEGGERO”, LEGGERO: è il Save The Duck più pesante da sollevare di quelli che ho provato. Ma una volta indossato il peso si ripartisce bene e rimane leggero
– COMFORT TERMICO: non sudi e non congeli, perchè mantiene la tua temperatura. E al bisogno rimuovi l’interno.
– FIT: Slim come piace a me
– PREZZO: ottimo rispetto al confronto con la maggior parte degli Arctic Parka blasonati
NON MI E' PIACIUTO
– LE TASCHE: capienti, ma troppo strette. La linea del capo si modifica non poco trasportando oggetti un po’ voluminosi (bottiglietta d’acqua)
– IL BECCUCCIO DELLA ZIP: un po’ piccolo se usi guanti voluminosi (ma in città difficile che si utilizzino)
– POCO VALORIZZATO NEL WEB: un prodotto così valido merita uno storytelling più ricco sul sito e nei social di Save the Duck